Caos Asia

Il fallimento occidentale nella polveriera del mondo
Ahmed Rashid
Traduzione: Bruno Amato
Collana: Serie Bianca – Feltrinelli editore
Pagine: 528 Prezzo: Euro 25

L’assassinio della leader pakistana Benazir Bhutto è solo l’inizio della discesa nel caos. Sull’orlo del precipizio è ormai un’intera regione dell’Asia, che dal confine indiano si estende fino all’Afghanistan, all’Iraq e alle piccole repubbliche centroasiatiche nate dalla dissoluzione dell’impero sovietico…“Ahmed Rashid è il più coraggioso e il più bravo giornalista pakistano. La sua conoscenza unica di questa vasta e complessa regione gli permette una visione panoramica, ma anche piena di sfumature, che nessun autore occidentale potrà mai neppure emulare”. Christopher Hitchens.

Il libro
L’assassinio della leader pakistana Benazir Bhutto è solo l’inizio della discesa nel caos. Sull’orlo del precipizio è ormai un’intera regione dell’Asia, che dal confine indiano si estende fino all’Afghanistan, all’Iraq e alle piccole repubbliche centroasiatiche nate dalla dissoluzione dell’impero sovietico: un’area decisiva dal punto di vista strategico ed economico, eppure ancora sostanzialmente celata allo sguardo occidentale.
L’intervento americano successivo all’11 settembre avrebbe dovuto riportare ordine nella regione. Invece gli Stati Uniti si sono limitati a rovesciare il regime talebano in Afghanistan senza preoccuparsi di mettere in opera una vera azione di ricostruzione nazionale, capace di far emergere una società civile in grado di offrire corpo e anima a un reale progetto democratico. Oggi questo errore gravissimo si riverbera sull’intera area centroasiatica, con particolare evidenza in Iraq e nella polveriera pakistana.
Con la sua riconosciuta abilità nel descrivere i principali attori in campo e nel tratteggiare i fondali storici della regione, Rashid ci accompagna nel vivo degli avvenimenti degli ultimi anni. La sua conclusione è sconcertante: è già iniziato il conto alla rovescia, siamo già entrati in una situazione di caos totale.

Approfondimento
Indice

Introduzione: L’impero fuori bersaglio e la costruzione nazionale

Parte prima: L’11 settembre e la guerra
1. Un uomo con una missione: L’interminabile conflitto in Afghanistan
2. “Gli Usa reagiranno come un orso ferito”: Il Pakistan nella lunga ricerca della sua anima
3. La schizofrenia del capo dell’esecutivo: Il Pakistan, le Nazioni Unite e gli Stati Uniti prima dell’11 settembre
4. Attacco!: Rappresaglia e invasione
5. Alla ricerca di una composizione: Afghanistan e Pakistan ai ferri corti

Parte seconda: La politica del mondo post-11 settembre
6. Uno stato mentale nucleare: L’India, il Pakistan e la guerra di instabilità permanente
7. Signori della guerra da un miliardo di dollari: La guerra all’interno dell’Afghanistan
8. L’attimo perduto di Musharraf: Opportunità politica e governo autoritario

Parte terza: Il fallimento della costruzione nazionale
9. Afghanistan I: La ricostruzione economica
10. Afghanistan II: Ricostruire la sicurezza
11. Il doppio gioco con l’estremismo islamico: Al Qaeda e i talebani in Pakistan
12. Rinascita talebana: I talebani tornano a casa

Parte quarta: Franando nel caos
13. Il rifugio di al Qaeda: Le Aree tribali del Pakistan
14. L’America mostra la strada: Sparizioni e “rendition”
15. Stupefacenti e delinquenti: L’oppio alimenta la ribellione
16. Chi ha perso l’Uzbekistan?: La tirannia in Asia centrale
17. L’offensiva talebana: Finale di partita 2006-2007
18. Conclusione: La morte di un’icona e un fragile futuro

Ringraziamenti
Note
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