Il risarcimento del danno esistenziale

Non solo libri. Vi sono anche altri generi di letture, che possono essere altrettanto interessanti. Ecco perché segnaliamo spesso articoli tratti da settimanali e mensili che sanno offrire informazioni utili ai lettori. Uno di questi è sicuramente “Famiglia Cristiana”.

Nel numero 16 del 20 aprile 2008 (in edicola al momento in cui scriviamo) di Famiglia Cristiana vi è un interessante articolo a cura di Emanuele Piccari dedicato al danno esistenziale, che può essere risarcito: dal ritardo del treno alla multa che perseguita. Da un po’ di tempo, infatti, evidenzia l’articolo come i giudici di pace riconoscano, nelle loro sentenze, a favore dei consumatori, anche il risarcimento del “danno esistenziale”, quando un fatto ha provocato disagi, stress, difficoltà nelle relazioni sociali o familiari e così via. Per esempio, se un treno arriva in ritardo ed è sovraffollato, se la consegna tardiva di un’auto ha provocato non solo danno patrimoniale per mancati guadagni, ma anche un disagio psichico e liti con la fidanzata che vuole andare in macchina.

“Tempo fa – si legge nell’articolo –, il giudice di pace di Catania, ad esempio, ha condannato un parrucchiere a risarcire una cliente insoddisfatta, per un danno che, sebbene temporaneo e non patrimoniale, meritava tutela giudiziaria per aver turbato, per un periodo più o meno lungo, la vita quotidiana della cliente. La ragazza, infatti, in procinto di sposarsi, si era rivolta ad un parrucchiere specializzato per dare risalto alla linea dei capelli, incorrendo invece in un servizio maldestro e difforme dalle sue richieste. Uno strumento in più, quindi, a disposizione di chi sente violati i propri diritti.

Tra gli altri articoli presenti nel numero segnaliamo un articolo sulla perduta “buona creanza”, che rileva un sempre più diffuso comportamento di maleducazione. Una maleducazione che, alla fine, incide molto anche sulla qualità della vita. Per chi ha a cuore la solidarietà segnaliamo “L’avvocato libera bambini”, articolo che parla di Zidan Antonio Mtanes, un arabo cristiano di Israele che, tre anni fa, ha creato un centro in cui, oggi, sono ospitati centoquaranta ragazzi palestinesi musulmani, strappati alla strada ed alla violenza.
Ancora, un’intervista ad Andrea Bocelli, avvocato mancato che ha saputo seguire la sua vocazione, il viaggio del Papa negli Usa, il centenario di Guareschi.

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