Immagine Comunicazione, counseling, formazione

Scopri la tua identità comunicativa
di Annarosa Pacini

Immagine - Noi siamo ciò che comunichiamo Iniziamo, con questo articolo, una serie di approfondimenti dedicati agli argomenti che saranno trattati durante il corso "Comunicare per essere". L'identità tra essere e comunicazione non deve pensarsi scontata. A volte bastano elementi apparentemente secondari a falsare il nostro messaggio, a disturbare l'ascoltatore, a ridurne l'efficacia. Ecco perché è importante lavorare sulla concordanza: ciò che siamo e ciò che comunichiamo dovrebbero andare nella stessa direzione. Ma non è sempre così. Sappiamo perché? E, soprattutto, sappiamo come correggere la discordanza?
Il nostro corso inizierà con un test pratico di comunicazione. Poiché la comunicazione spontanea è comunque la più vera, cioè quella che più di ogni altra riesce a mostrare le nostre corde, ho preferito non entrare nello specifico del test, cioè non dire di che tipo di prova si tratti. Si tratta, in ogni caso, di una cosa semplice, ma che potrà essere utile per acquisire una maggiore consapevolezza della nostra identità comunicativa.
Scopo della prova non è giudicare la migliore, o peggiore comunicazione, ma soltanto cercare di comprendere come si mostra l'identità comunicativa di ognuno di noi.
In comunicazione non esiste il "migliore", o il "peggiore". Esiste soltanto il "personale": ogni comunicazione, infatti, è personale. E per questo, unica. Diversa. A noi interessa soltanto verificare se è la più adatta, quella che meglio rispecchia la persona.
Interessa che sia la migliore comunicazione possibile per l'emittente.
L'emittente è la fonte del messaggio. Chi comunica. Siamo noi. Poco sopra ho deliberatamente usato l'espressione "mostrare le nostre corde". Spero che l'abbiate notata. Pensate alle corde degli strumenti musicali. Le corde vibrano. Le vibrazioni provocano onde sonore. Lo stesso avviene con le nostre "corde comunicative". Anch'esse vibrano, ed anch'esse provocano onde.
Quello che dobbiamo imparare a fare, è emettere vibrazioni intonate, ben accordate. Per farlo, dobbiamo prima imparare a conoscere le nostre vibrazioni. Cioè, dobbiamo imparare a comprendere e decodificare tutti i messaggi che inviamo: ciò che diciamo, insieme a ciò che pensiamo, a come lo diciamo, ai gesti che facciamo, allo spazio fisico e psicologico che occupiamo, e così via.
Per questo, abbiamo introdotto il test grafologico e quello dei colori. La grafologia può dare importanti indicazioni. Consideriamo il nostro punto di partenza: comprendere l'essenza e lo stile della nostra comunicazione personale. Che vuol dire, entrare profondamente nella nostra personalità comunicativa.
L'analisi della grafia e del disegno fornirà preziosi elementi. Vi sono infatti alcuni vettori, alcuni segni, che sanno indicare in modo chiaro il nostro rapporto con l'altro, il movimento del nostro Io verso il Tu. Sereno, distaccato, oppure ansioso ed apprensivo, ancora disponibile, o sprezzante. Il nostro vivere ed agire nell'ambiente. La nostra energia vitale.
Lo spazio fisico e psicologico che, posti in un ambiente, occupiamo, è molto importante per la comunicazione. Una persona esuberante, dotata di grande energia vitale, tenderà ad "invadere" l'ambiente. Viceversa, una persona che preferisce fare economia della propria energia, e rivolgerla verso l'introspezione, sarà meno visibile. Eppure, entrambe comunicano. Entrambe toccano delle corde. Consonanti, o dissonanti, dipende da molti fattori. La conoscenza di questa caratteristiche, come del nostro modo di utilizzarle, è il primo passo per favorire una comunicazione che sia sempre consonante, capace di flessibilità ed intelligente adattamento. L'adattamento intelligente è diverso dall'adattamento passivo. Ci consente di mantenere la nostra identità, pur rendendola adatta all'ambiente in cui ci muoviamo. Il modo non è uguale per tutti, ma dipende, appunto, dall'identità comunicativa. Naturalmente, l'analisi grafologica, nel nostro corso, sarà indirizzata soprattutto agli aspetti inerenti la comunicazione. E si scoprirà così, ad esempio, l'importanza dello spazio, e come i rapporti interpersonali fondanti, con le figure parentali e di riferimento, durante l'infanzia, diano l'impronta alla nostra identità comunicativa, e come questa impronta si ritrovi anche nella scrittura. Il secondo test sarà dedicato al rapporto tra colori, abbigliamento e comunicazione. Di questo, parleremo nel prossimo articolo.


“Comunicare per essere” © - corso intensivo di comunicazione. Per informazioni sulle date, sulle modalità di iscrizione, sui costi e per richiedere il programma, potete scrivere alla Segreteria del Corso, comunicare@encanta.it.
Per saperne di più: agli argomenti oggetto del corso, e, in generale, alle tematiche cui si ispira, sono dedicati una serie di articoli, che trovate nella sezione Approfondimenti
Altri approfondimenti su:
- Grafologia: l’analisi della scrittura come strumento per la crescita personale e la valorizzazione delle qualità individuali.
- “La Posta”, risposte alle lettere dei lettori, su temi relativi ai rapporti interpersonali.
- Counseling comunicazionale su base grafologica, cos'è, a cosa serve. Webcounseling, informazioni.
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d.ssa Annarosa Pacini, pedagogista, consulente grafologa, giornalista, cell. 339.6908960
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