Immagine Comunicazione, counseling, formazione

Entriamo in contatto
di Annarosa Pacini

Immagine Ogni tipo di comunicazione è una forma di contatto. Contatto psicologico, visivo, fisico. Chi non conosce l'espressione "è una questione di pelle"? Perché la pelle avverte la consonanza, come pure la dissonanza. Maggiore è il contatto, maggiore la possibilità di comunicare. Ma la prossemica ci dice che questo contatto ha le sue distanze. Conosciamole.
Fig.1 - Zona intima Fu Konrad Lorenz tra i primi a scoprire che lo spazio attorno all'essere vivente non è neutro. È uno spazio che si avvicina al corpo, lo avvolge, lo separa dal resto del mondo. E questo spazio ha una importante funzione comunicativa. Di cui non sempre siamo consapevoli. Eppure, parla.
Quattro sono le zone comunicative intorno al corpo: la zona intima, la zona personale, la zona sociale e quella pubblica.
Intorno a noi ci sono queste quattro zone che ci circondano, ci proteggono, fanno da baluardo contro chi non vorremmo avvicinare, o, viceversa, accolgono chi desideriamo incontrare.
Fig.2 - Zona personale La zona intima (figura 1) è quella di massimo contatto: dal nostro corpo sino alla lunghezza del nostro avambraccio. Possiamo osservare lo sguardo di chi ci è di fronte, toccarlo, creare un contatto fisico. Le emozioni si esprimono e si avvertono più liberamente.
La zona personale (figura 2) è certo meno intima: quanto l'area che si estende dal vostro corpo alla fine del vostro braccio teso. È la zona della nostra influenza "fisica" sul mondo, la zona in cui la nostra presenza viene avvertita. Per estendere la nostra influenza oltre questa zona abbiamo bisogno di altri strumenti.
Fig.3 - Zona sociale Si arriva alla zona sociale (figura 3): due persone si incontrano, due zone personali sono a contatto. Contatto che può diventare più o meno intimo, più o meno personale.
La zona pubblica (figura 4) è la più distante, in senso reale e psicologico: una persona che parla ad un pubblico, da un palco, è separato da questo dalla zona pubblica. Pure, lo è ognuno di noi, quando si trova distante da altri, così distante che nessuna interazione è richiesta.
Fig.4 - Zona pubblica Questione di pelle, dicevamo: per questo, ci sono persone alle quali ci avviciniamo e dalle quali ci facciamo avvicinare di più, anche al primo incontro. Ed altre, che teniamo a distanza, nonostante il primo incontro sia stato superato. Infatti, anche se non ne siamo consapevoli, le zone ci circondano, e parlano per noi. Più ampio è lo spazio, più a chi comunica occorrono altri strumenti per "toccare" chi ascolta: ecco allora che un relatore userà la voce ed i gesti, il microfono, e ancora più lontana, una telecamera, lo schermo della tv. Pensiamo a quanto è distante chi guarda un'immagine, di là dallo schermo, dall'immagine reale, e dai suoi spazi, eppure, l'immagine comunica. Comunicano la voce, i colori, la postura, i gesti. E quasi ci sembra che il contatto sia reale. Questo è il potere amplificatorio dei mezzi di comunicazione di massa. Ma il contatto che veicolano è diverso dal contatto reale, dal vero contatto della zona intima.
La zona intima è la zona comunicativa della dimensione corporea, per eccellenza. Siete un agente di commercio? Se siete abbastanza vicini al vostro cliente, tanto da entrare nella sua zona intima, e lui vi accoglie, toccate la sua spalla, il suo braccio. Ogni contatto amplifica il messaggio.
Ma, attenzione: accertatevi che sia davvero disposto a questo contatto. Perché il contatto sociale divenga intimo deve essere sempre bidirezionale.
Infine, una nota sulla zona personale: l'ampiezza della zona a volte può andare oltre le "misure". Ci sono persone che hanno una tale personalità comunicativa che vengono percepite anche a distanza maggiore. Un esempio? Prendiamo una persona di media statura, corporatura normale. Se tutti quelli che la conoscono, di primo acchito, la percepiscono più alta e più "grande", è per la capacità amplificatoria della sua comunicazione. Lo spazio fisico, supportato da una personalità forte e comunicativa, si amplia, e produce i suoi effetti, accorciando le distanze.
La conoscenza delle zone può aiutare molto nello studio delle dinamiche comunicative e nell'utilizzo conscio delle stesse. Ma, ricordate sempre:
- che non dovete invadere la zona altrui senza essere certi di avere ricevuto il permesso di farlo
- se non siete molto comunicativi, cercate sempre di avvicinarvi fisicamente il più possibile al vostro interlocutore
- nessuno consiglio è valido in assoluto, neanche i due sopra: valutate con attenzione di caso in caso. Se volete espormi le vostre esperienze in ambito comunicativo, avete quesiti, vi risponderò ben volentieri. Intanto, vi aspetto sul Forum, nella sezione dedicata alla Comunicazione.
Alla prossima lezione.


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